Mitici giovanni dipinti guido reni biography
Visto che le due parti successivamente non trovarono accordo sul compenso, l'opera fu allora venduta in Francia a Maria de' Medici per intercessione dello stesso Spada, la quale donna nel frattempo chiese di poter avere a corte proprio il Reni al fine di commissionargli alcune opere. Il 6 agosto fu «colto da febbri» che lo portarono a morte il 18 agosto, a 67 anni.
Per un certo periodo le sue spoglie furono ai Cappuccini, sul colle del Calvario, ma dopo l'alienazione e la successiva distruzione della chiesa e del convento neldei suoi resti si erano perse le tracce. Tuttavia fu un pittore particolarmente prolifico, realizzando nella sua carriera numerose opere, sia mobili che ad affresco, seppur non amava particolarmente quest'ultima tecnica.
Ma compaiono anche altri dipinti di cui sono note almeno due esecuzioni da parte del Reni o del suo entouragecome quelle delle Quattro Stagionidel David con la testa di Goliadell' Atalanta e Ippomenedel Cristo portacrocedella Fuga in Egittodella Crocifissione di Cristodella Maddalena penitentedell' Adorazione dei pastori e di altri santi raffigurati a mezzo busto, tra cui San MatteoSan Marco e San Giovanni Battista.
Con le commesse Borghese il pittore gradualmente abbandona la pittura del Merisi e riprende il suo percorso autonomo e personale di classicismo rivisitato. La terza e ultima maniera invece risale agli anni '40, quando il pittore dipingeva in maniera veloce, lasciando volutamente le opere ancora in uno stato di incompiutezza: le tele appaiono infatti in stato ancora appena abbozzato, con la partitura cromatica semplice e leggera.
Ma non si deve credere che sia giunto a questo senza essersi sottoposto a un intenso lavoro. Attraverso di essi si rivela un uomo che consulta continuamente la natura e che non fa alcun assegnamento sul suo dono felice di abbellirla». Joachim von Sandrart disse che la «dolcezza, grazia e perfezione» di Guido Reni erano la formula usata dal pittore per accedere alla bellezza.
Mi assale una collera disperata quando sento che Eastlake compera dei Guido per la National Gallery». Non avvenne mai la rinuncia all'uno in nome dell'altro. Altri progetti. Indice sposta nella barra laterale nascondi. Voce Discussione. Leggi Modifica Modifica wikitesto Cronologia. Strumenti Strumenti. In altri progetti. Wikimedia Commons Wikiquote Elemento Wikidata.
Intorno al carro divino, una serie di figure allegoriche e simboliche animano la scena, rappresentando il trionfo della luce sulle tenebre e la rinascita della natura. Le figure sono dipinte con una grazia e una delicatezza sorprendenti, con un realismo che sembra quasi trascendere la materia stessa. La scena mitologica rappresenta il ciclo eterno della natura, con il sorgere del sole che simboleggia la rinascita e la rigenerazione.
San Michele, vestito in abiti classici e con le ali spiegate, si staglia nel cielo, brandendo la spada con la quale sconfigge il drago. Le figure sono dipinte con un realismo impressionante, con dettagli anatomici accurati e una resa magistrale dei tessuti e delle texture. Ma se Caravaggio si propone un contesto dinamico di grande coinvolgimento emotivo e di drammatizzazione, Reni controlla e disciplina la composizione attraverso rapporti e regole di derivazione classicista.
Reni si fa anche interprete del gusto colto e aristocratico dei committenti e a Roma trova la protezione di Paolo V e di Scipione Borghese. Le opere appartenenti a questo periodo sono: gli affreschi della Cappella Paolina in Santa maria Maggiore a Roma, gli affreschi della sala Delle Dame e mitici giovanni dipinti guido reni biography sala delle Nozze Aldobrandini in Vaticano, gli a ffreschi della Cappella dell'Annunciata al Quirinale.
Dopo la parentesi di Napoli del e di Roma delReni si stabilisce definitivamente a Bologna. He also contributed to the decoration of the Rosary Chapel in the same church with a Resurrection ; and in he had already painted for San Domenico a superb Massacre of the Innocents now in the Pinacoteca Nazionale di Bologna which became an important reference for the French Neoclassic style, as well as a model for details in Picasso's Guernica.
The painting is thought to have been a commission for a member of the papal court due to the presence of lapis lazuli in the blue of the sky, an expensive material usually supplied by clients. Notably, the painting has been adored by Oscar Wilde and other gay artists throughout history. Leaving Bologna briefly inReni travelled to Naples to complete a commission to paint a ceiling in a chapel of the cathedral of San Gennaro.
Reni's assistant was so badly wounded that he returned to Rome. Reni, who had a great fear of being poisoned, chose not to outstay his welcome. After leaving Rome, Reni alternately painted in different styles, but displayed less eclectic tastes than many of Carracci's trainees. For example, his altarpiece for Samson Victorious formulates stylized poses, like those characteristic of Mannerism.
In contrast, his Crucifixion and his Atlanta and Hipomenes [ 15 ] depict dramatic diagonal movement coupled with the effects of light and shade that portray the more Baroque influence of Caravaggio. His turbulent yet realistic Massacre of the Innocents Pinacoteca, Bologna is painted in a manner reminiscent of a late Raphael. By the s Reni's painting style became looser, less impastoedand dominated by lighter colours.
A compulsive gambler, Reni was often in financial distress despite the steady demand for his paintings. According to his biographer, Carlo Cesare MalvasiaReni's need to recoup gambling losses resulted in rushed execution and multiple copies of his works produced by his workshop. Reni's themes are mostly biblical and mythological. He painted few portraits; those of Sixtus V and of Cardinal Bernardino Spada are among the most noteworthy, along with one of his mother in the Pinacoteca Nazionale di Bologna and a few self-portraits — both from his youth and from his old age.
The so-called "Beatrice Cenci", formerly ascribed to Reni and praised by generations of admirers, is now regarded as a doubtful attribution.
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Many etchings are attributed to Guido Reni, some after his own paintings and some after other masters. Reni's technique, as used by the Bolognese school, was the standard for Italian printmakers of his time. Reni died in Bologna in He was buried there in the Rosary Chapel of the Basilica of San Domenico ; the painter Elisabetta Sirani whose father had been Reni's pupil and whom some considered the artistic reincarnation of Reni was later interred in the same tomb.
Reni was the most famous Italian artist of his generation. Through his many pupils, he had a wide-ranging influence on later Baroque. In the centre of Bologna, he established two studios, teeming with nearly pupils. His most distinguished pupil was Simone Cantarininamed Il Pesaresewho painted the portrait of his master now in the Bolognese Gallery.
But his work was particularly appreciated in France— Stendhal believed Reni must have had "a French soul"—and influenced generations of French artists such as Le SueurLe BrunVienand Greuze ; [ 1 ] as well as on later French Neoclassic painters. In the 19th century, Reni's reputation declined as a result of changing taste—epitomized by John Ruskin 's censorious judgment that the artist's work was sentimental and false.
A revival of interest in Reni has occurred since when an important retrospective exhibition of his work was mounted in Bologna.